25 Aprile in piazza Maggiore

Di particolare importanza quest'anno le celebrazioni del 25 Aprile, soprattutto quando c'è chi cerca di evocare i fantasmi degli anni di piombo o è affetto da manie di revisionismo storico ad ogni costo: restare saldi ai principi ispiratori della nostra repubblica, come quelli a cui si richiama il ricordo del 25 Aprile, fa bene a tutti. Non credo che l’Italia debba temere il ritorno del terrorismo massiccio che subimmo negli anni settanta. La democrazia è solida e qualunque sia il governo del 13 maggio saprà fronteggiare chi vuole seminare il panico.

Ma i segnali preoccupanti di questi giorni giungono nel momento più basso di partecipazione diretta dei cittadini alla vita sociale e politica.

Riguarda tutti noi il fatto che ormai è troppo comodo seguire il dibattito politico dalle televisioni e che le uniche iniziative politiche partecipate sono legate a momenti di festa.

Bologna, 25 aprile 2001

Maurizio Cevenini

 

 

 

 

 

Intervento al Consiglio Comunale del 26/4

E’ stato un 25 aprile di grande partecipazione in tutta la città.

Non solo in Piazza Maggiore ma anche nei quartieri: Navile, Reno, Saragozza come tradizione, ma perfino Santo Stefano ha voluto ricordare martiri della libertà come Mario Jacchia e Walter Stefani con un silenzioso omaggio in via D’Azeglio e Miramonte. Poi la Provincia e Monte Sole.

E’ stata una risposta composta e civile alle polemiche di questi giorni seguite alla volontà di stravolgere lo Statuto di Bologna. La Resistenza e la lotta di Liberazione non sono di alcuni ma sono patrimonio di tutti gli italiani che possono parlare e dissentire.

Mi sarebbe piaciuto che simbolicamente, in questa giornata di Festa e di unità nazionale, la maggioranza che governa il Comune, dopo le parole del Sindaco, avesse fatto un passo indietro, umile e dignitoso, superando l’ambiguità dei giorni precedenti.

Poche parole dei capigruppo avrebbero riportato i rapporti istituzionali, nella Bologna medaglia d’oro della Resistenza, nella giusta dimensione del confronto e del rispetto.

Si è persa un’occasione ma io non dispero che dopo i fuochi della campagna elettorale qualcuno nella maggioranza "condivida", più della fredda e distaccata "presa d’atto", le parole del Sindaco.

Questa premessa mi serve per ricordare un momento triste della giornata di ieri.

Nel momento solenne dell’alzabandiera, simbolo dell’unità nazionale, è spirato all’interno della Piazza il signor Edoardo Schirato. I pochi che se ne sono accorti, oltre ai volontari del soccorso, hanno pensato ad un malore temporaneo, altri, come tutti noi impegnati nella parte della cerimonia ufficiale, hanno trascurato l’episodio.

Aveva 90 anni Schirato e chissà quante volte aveva trascorso in Piazza, il 25 aprile in libertà ricordando tanti amici della sua giovinezza.

E’ doveroso che il Consiglio comunale gli tributi un doveroso omaggio e lo ricordi nella forma più solenne.

Maurizio Cevenini